09 Lug Sara Simeoni, una campionessa olimpica per amica
Ospite dell’Atletica 1990 Castelfidardo ha promosso i valori dello sport con grande disponibilità e serenità
Castelfidardo, 9 luglio 2022 – Alla voce Sara Simeoni, l’enciclopedia Treccani fornisce una descrizione che più eloquente non potrebbe essere. “È stata la più grande atleta italiana di tutti i tempi, ineguagliata per quantità e qualità di successi”.
La lunga scia di allori, le quattro Olimpiadi partecipate e tre medaglie vinte tra cui lo storico oro di Mosca del 1980 con record del mondo a 2.01 nell’avvincente duello con la tedesca Ackermann, l’hanno resa una vera icona.
Ma ciò che più colpisce e resta impresso di lei è l’estrema disponibilità e serenità con la quale dispensa consigli e promuove i valori dello sport, come accaduto la scorsa settimana al campo sportivo ‘Mancini’. Accogliendo l’invito dell’Atletica 1990 Castelfidardo ‘R. Criminesi’, Sara Simeoni si è sottoposta con naturalezza e simpatia alla raffica di domande formulate dai giovani atleti rivelando aneddoti della sua luminosa carriera.
«Nello sport come nella vita occorre impegnarsi: va preso seriamente, ma con la giusta dose di tranquillita, senza timore di sbagliare – ha detto alla platea di giovanissimi – Non scoraggiatevi se le cose non funzionano subito e se non arrivano i risultati, ma provate e riprovate, senza avere fretta».
Alla domanda su come orientarsi verso una specialità, Sara ha risposto che: «usare bene i piedi è la base per tutto: si comincia dalla corsa, poi bisogna affidarsi agli allenatori che sanno come dosare il lavoro».
La sua è la testimonianza di una ragazza timida, originaria di un piccolo paese, che spinta dalla passione ha gradualmente aumentato gli step. «Per me e la mia famiglia gli studi sono sempre stati la priorità per cui ho imparato a organizzarmi la giornata: a 13 anni facevo un solo allenamento a settimana, poi quando mi sono trasferita a Formia è diventata un’attività totalizzante: la sera mi addormentavo sul piatto dalla stanchezza ma è stata una mia scelta, come ho scelto di ritirarmi a 33 anni perché non ne avevo più e desideravo diventare madre. Ma voi ragazzi avete l’età giusta per divertirvi: approfittatene!»
Al termine dell’incontro, notando qualche fisico promettente intorno a sé, Sara ha firmato con piacere autografi e dediche ad una generazione che quando lei saltava più in alto di tutti ancora non era neanche nata, ma che ora la porterà nel cuore. Grazie, campionessa di stile e umiltà!
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