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L’oltraggio a pubblico ufficiale è costato 900 euro

Prende una multa ed inveisce e insulta pesantemente il vigile che lo denuncia.

Camerano. Una delle questioni che spesso pongono i cittadini è quello del rispetto delle regole, soprattutto in tema di viabilità e posteggi.

Girando per le strade è facile notare auto in divieto di sosta o di fermata, sui marciapiedi, sui passaggi pedonali, davanti ai passi carrabili, in doppia fila, in mezzo alla corsia, sulle strisce del segnale di stop, su quelle gialle del carico/scarico o nei posti riservati agli invalidi; il tutto, spesso, senza una reale motivazione, considerato che nel nostro Comune il traffico non presenta le criticità o il caos di una grande città.

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Ma cosa succede se veniamo sanzionati o in qualche modo redarguiti per non aver rispettato il codice della strada? In molti casi si punta il dito verso gli agenti che hanno effettuato diligentemente il loro lavoro: offendendoli e provocandoli.

Almeno, questo è quello che è successo ad un imprevidente ed avventato automobilista che qualche anno fa, a seguito di una sanzione per divieto di sosta, aveva reagito rivolgendo insulti pesanti e minacce nei confronti dell’agente di polizia locale che lo aveva multato.

L’agente, considerato la spropositata e pesante reazione, si era visto costretto a deferire all’Autorità giudiziaria il malcapitato automobilista, sporgendo nei suoi confronti una denuncia/querela. L’oggetto del reato, più che scontato: oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 341 bis del Codice penale che prevede la reclusione fino a tre anni.

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Polizia municipale durante un normale controllo ad un automobilista. Offendere e minacciare un agente in servizio è punibile con il carcere fino a 3 anni  

A distanza di anni, si pensava che la denuncia fosse stata archiviata o caduta nel dimenticatoio, invece, a seguito della citazione in giudizio nel mese di ottobre 2016, l’imputato ha preferito estinguere il reato “riparando il danno”, mediante risarcimento: sia nei confronti della persona offesa, sia nei confronti del Comando di polizia municipale del nostro Comune.

Nei fatti, per essersi lasciato prendere dall’ira e non aver rispettato il ruolo dell’agente in divisa, minacciandolo, il malcapitato automobilista – per evitare la galera – ha preferito sborsare un risarcimento di 900 euro quando, se fosse stato zitto e avesse pagato la multa normalmente, se la sarebbe potuta cavare con 50 euro.

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