23 Mar Castelfidardo “fa luce” sull’endometriosi
Una malattia cronica invalidante poco conosciuta che in Italia colpisce circa 3 milioni di donne in età fertile
Castelfidardo, 23 marzo 2022 – Anche la città fidardense aderisce all’iniziativa Facciamo luce sull’endometriosi, e lo fa illuminando di giallo il Monumento alla Fisarmonica e al lavoro presso i Giardini Marcosignori nella serata di sabato 26 marzo.
La giornata di sensibilizzazione è promossa dal Team Italy della WorldWide Endomarch, supportato all’associazione A.L.I.C.E Odv, al fine di creare maggiore consapevolezza rispetto ad una malattia cronica invalidante che, pur essendo ampiamente diffusa tra le donne in età fertile – si stima che una donna su dieci ne sia affetta, quindi circa 3 milioni in Italia e più di 175 milioni nel mondo – non è altrettanto conosciuta.
La scarsa informazione rispetto a questa patologia – riporta il comunicato degli organizzatori – fa sì che non vi sia un’adeguata prevenzione e dei giusti tempi di diagnosi, uniche armi attualmente a disposizione per arginarne le conseguenze in assenza di una cura.
In occasione del mese della consapevolezza dell’endometriosi, che ricorre a marzo, sono numerose le iniziative che vengono realizzate. Particolarmente importante è, senza dubbio, la WorldWide Endomarch organizzata in 55 capitali del mondo. L’edizione italiana della marcia da nove anni viene organizzata dal Team Italy e si svolge a Roma nell’ultimo sabato del mese di marzo.
Il convegno virtuale avrà inizio alle 14.30 di sabato 26 marzo e continuerà per tutta la giornata di domenica 27 marzo sulla pagina facebook dell’associazione Endomarch Team Italy. «Dopo il successo del 2021 – spiegano gli organizzatori – per la seconda edizione abbiamo deciso di percorrere tutte le tappe che ogni persona affetta da endometriosi si trova a vivere: i dolori senza nome, la diagnosi, gli approcci terapeutici, le tecniche d’intervento e l’impatto psicologico».
All’evento parteciperà anche il sottosegretario di Stato professor Pierpaolo Sileri e molti altri tra i rappresentanti delle istituzioni, ginecologi, psicoterapeuti, urologi, nutrizionisti, fisioterapisti, donne affette da tale patologia e rappresentanti di altre associazioni.
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